Remotopia: di cosa si tratta?

Il termine Remotopia è un neologismo di un certo effetto: definire con questa parola l’universo che ruota attorno al lavoro fuori dall’ufficio dà maggiormente conto di questa nuova e inaspettata dimensione, e di quello che può essere il futuro dello smart working.
13/10/2022

Definire Remotopia il mondo dello smart working, e forse anche lo smart working del futuro, trasmette meglio la sensazione di una nuova dimensione, ma anche dei suoi vantaggi e dei suoi limiti, del suo impatto psico-sociale sulla vita delle persone e di quello organizzativo e dei costi che coinvolge le aziende.

Forse per questo il World Economic Forum ha scelto di inserire la Remotopia tra i 4 top trend che determineranno il futuro del lavoro, o meglio il futuro dello smart working, da qui al 2030.

 

Dallo smart working alla remotopia

Lo smart working è un trend da cui sicuramente non si tornerà indietro, anche per una questione economica: secondo una stima del WEF, il lavoro fuori ufficio permette all’azienda di risparmiare fino a 11mila dollari a dipendente e 7mila al lavoratore, fra minori costi di viaggio, di guardaroba e di cura dei bambini. Inoltre, il trend di età per lo smart working si riferisce a un range molto più ampio se comparato a quello dei lavoratori dipendenti.

La remotopia dominerà dunque un contesto caratterizzato da un aumento di professioni legate al Green e alla sostenibilità, in cui saranno sempre più frequenti i gig-works, intesi come utilizzo di professionisti freelance anche per posizioni di responsabilità e in cui cresceranno le opportunità di lavoro legate all’intelligenza artificiale.

Ai cambiamenti che avverranno nel mondo del lavoro, vanno ad affiancarsi, ovviamente, ulteriori cambiamenti per quanto riguarda i metodi di ricerca e selezione del personale, un’attività che richiederà sempre più competenza e professionalità.

 

Le professioni del futuro

A scorrere l’elenco si potrebbe dire che gli esperti del WEF non si siano "risparmiati in fantasia": fra le professioni emergenti, e i trend Europa per lo smart working, compare per esempio il Fitness Commitment Counselor, vale a dire il consulente che, con l’ausilio degli strumenti digitali, crea il nostro piano fitness e fa in modo che lo seguiamo con regolarità.

C’è anche l’XR Immersion Counselor, ossia l’esperto di realtà aumentata, che potrà collaborare con le aziende che vogliono utilizzare questo tipo di tecnologia, per esempio per migliorare i processi di formazione.

La casa in tutte le sue estensioni sarà l’ambito di elezione di altre due figure professionali innovative: l’architetto esperto di cambiamento climatico, in grado di progettare edifici che resistano a eventi atmosferici particolarmente violenti e che allo stesso tempo offrano il massimo dell’efficienza energetica e il minor impatto ambientale possibile, e il designer di smart home, capace di ideare e collegare in un sistema fruibile tutte le innovazioni e i sistemi di controllo a distanza della casa.

 

Esperti per il lavoro che cambia

Considerando i trend mondiali per lo smart working, due sono le professioni che impatteranno direttamente sulla vita dei lavoratori: il World Economic Forum ipotizza infatti che le aziende dovranno dotarsi di un facilitatore di smart working, in grado di gestire le politiche di lavoro da remoto a tutto tondo, dagli aspetti normativi alla logistica, dalla formazione durante l’onboard alla progettazione delle attività, per favorire il mantenimento dell’engagement e contrastare il fenomeno della solitudine e della sensazione di isolamento.

Dall’altro lato sarà sempre più essenziale disegnare spazi di lavoro accoglienti, ma al tempo stesso capaci di adattarsi a un numero variabile di persone, che consentano il team working, ma che offrano anche aree per la concentrazione: per questo la figura del designer di uffici entra di diritto nella classifica delle professioni del futuro.

 

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